Quest'articolo è tratto da EVU News, 4/1996:
Celebrazioni del cinquantesimo Anniversario della Vegetarier-Bund
Deutschlands (Società Vegetariana Tedesca).
http://www.ivu.org/italian/history/europe20a/hitler.html
Lo scopo di quest'evento è stato richiamare l'attenzione
del pubblico nei confronti della rifondazione della nostra
Società dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Hildegund Scholvien, Presidente dell'EVU, ha presentato
l'avventurosa storia della Vegetarier-Bund, fondata nel
1892, soppressa durante il regime nazista e rifondata nel
1946.
La chiusura della Società
sarebbe stata piuttosto bizzarra se Hitler ne fosse stato
un sostenitore.
Alcuni scrittori vegetariani hanno sostenuto che Hitler
sia stato vegetariano almeno per una parte della sua vita.
Janet Barkas, in The Vegetable Passion e Colin Spencer in
The Heretics Feast supportano entrambi questa tesi, che
non è però condivisa da tutti gli studiosi
che hanno compiuto ricerche su quest'argomento.
Quello che segue è un estratto dalla recensione,
scritta dal Professor Rynn Berry, del libro di Colin Spencer
(pubblicata dal sito della Toronto Vegetarian Association):
In Heretics Feast, Colin Spencer asseconda il mito che
vuole Hitler vegetariano e fa riferimento al supposto vegetarismo
del dittatore nazista non meno di quattro volte, dedicandogli
una sezione di cinque pagine nel capitolo 12.
Mentre è vero che i medici
prescrissero a Hitler una dieta vegetariana per curare la
flatulenza ed un disturbo cronico dello stomaco, diversi
tra i suoi biografi, come Albert Speer, Robert Payne, John
Toland ed altri, riportano la sua predilezione per salsicce
e carni insaporite e aromatizzate. Anche Spencer
sostiene che Hitler fosse diventato vegetariano soltanto
a partire dal 1931: "Si potrebbe affermare che dal
1931 egli abbia preferito una dieta vegetariana, ma in alcune
occasioni la trasgrediva". Quando si suicidò
in un bunker, nel 1945, aveva 56 anni, sarebbe quindi stato
vegetariano da 14 anni. A dimostrare il contrario, esiste
la testimonianza di Dione Lucas,
che fu la sua cuoca personale ad Amburgo, verso la fine
degli anni Trenta. Nel suo libro "Gourmet Cooking School
Cookbook," riporta che il piatto preferito di Hitler
- quello che richiedeva abitualmente - era il piccione farcito.
"Non vorrei farvi passare la voglia di mangiarlo, ma
potrebbe interessarvi sapere che il piccione farcito era
in assoluto il piatto preferito del signor Hitler, che cenava
spesso in quest'hotel."
Riportiamo un contributo, disponibile sul sito Vegetarian
Pages, fornito da un lettore senza particolari competenze
sull'argomento, ma supportato da utili riferimenti bibliografici:
Hitler non era vegetariano. I suoi medici gli prescrissero
occasionalmente di seguire una dieta vegetariana, per migliorare
le sue condizioni di salute. Fu il
Ministro della Propaganda, Goebbels, a manipolare questo
fatto per spingere il pubblico a considerare il Fuerer come
un altro Santo, come il vegetariano, a lui contemporaneo,
Mohandas K. Gandhi (Mahatmah Gandhi). In realtà,
Gandhi ne fu l'esatto opposto anche in questo: i medici,
per migliorare la sua salute, gli consigliavano di bere
brodo di carne, e Gandhi rifiutava, mentre Hitler si prendeva
gioco dei propri medici ignorandone i consigli e si spacciava
per vegetariano nonostante mangiasse ravioli al ragù.
Bibliografia:
Dinshah, J. (1974, January). "Book nook".
{A review of Speer, A. (1970). Inside the 3rd Reich} Ahimsa,
p. 11.
[Disponibile tramite la American Vegan Society, P.O. Box
H, Malaga, NJ 08328, USA]
Meyer, R. (1985). "Was Hitler a vegetarian?"
Vegetarian Voice, 12 (2), p. 6. (Rudolf Meyer è stato
Presidente della Vegetarier Bund Deutschlands)
[Disponibile tramite la North American Vegetarian Society,
P.O. Box 72, Dolgeville, NY 13329]
Materiale tratto dal sito dell'International Vegetarian
Union
http://www.ivu.org/italian/history/europe20a/hitler.html
